ВЕСКО DI
В: ГАВТВ DZUZTEIO PVTIVOLO, s•mcamn vnso СТТЖ
UOSCVA ХТ ИЕТВОРОЫ Т МОВСОШД.
САР. XII.
П girno ventesimo quinto di Maggio риге del 1605, Demetrh baueulo
gii soggiogalo interamente il Ducato di Seueria, et de gIi bllri Ducati, si ch.
Иа Moscouia tuua gIi piegaua il collo sotto'l suo Imperio, et essegdo lui
venuti molti Palalini, et aItri tanto Ecclesiastici, quanto secolari, riconoscer-
per leggitimo Prencipe, et chiedergti perdono ; si тоне •umeroso
seguito da Putiuolo per incaminarsi Moscua. Di Putiuolo dunque esse±
andato RiIs=o, ginnse il terzo di Giugno й Cromd. Quiui fermatosi alquaa—
to, diede occasione suoi di marauigliarsi , et lodare Dio , it quale haueua
!euato l'ingegno et le forze cosi grande essercito di Boris ,
соп si
presidio, eL gente de' Cromesi, i quali inuittamente si erano difesi , et Пе-
metrio haueuano conseruato la fede: percioche oltre l'essercito del Tiranoo,
che (соте fd detto di sopra) соп di cento mila soldati gli a*diaua ,
eranui апсо 70 gC(BSi pezzi di artiglieria , ehe gli batteuano la fbrteua, fra
quali ppui erano alcuni di tanta grossezza , che due huomini поп pteuaoo
abbracciarglii та qnei di deotro соп profondiuime fosse, соп mine, рад-
gi sottd tern, facendo diuersi bucbi , ofendeuano talmente i nemici , ch'epi
депи esser ofesi, D'haueuaoo sempre il meglio. Наиеиапо parimeote raddop—
piate le fosse иге соп molta profoodith , oitre certi ripari, et siepi della
forteua, di tnodo , che • se Й iimico hauesse occupato la priIA fronte della
Terra, essi nel Castello ii difendessero insioo сье hauasero fato, et vita. Di
Demetrio parti vero Tulla, )ичо lontano da Мокп 603 1•ghe, пе) виа\
luogo еппо 600. Veterani soldati pollacchi di quei, сне wtto Stefano Bato—
ri Не Ьзиеиапо gih combattuto contra Mosconiti. Quiui due giorai гциап—
d0Ji, doue Dqmetrio hebbe particolar сига de gl'iofermi, тшн, et arriub ad
Orla, оие sendo sempre iocontrato da пиоие genti, specialmeote di Мокиа,
mostrat* di essere guidato di Dio, il quale fnImeote supeote .•arie iNidie
ae'nimici, guidb colPesnrcito sicuramente in Moscoua , оие соне debit•
preparationi, et trionf, et соп vna inestimabile allegreua v$uersale всс)а—
mato Imperadore di tutta la Rnssia, Grao Duca di Монета, et di tutti gpal—
tri Ducati, et Cesare «оте suole iI Gran Doca no"ani) di Сапы, et di
Astracano, сье sono le due sopraoomioate Pmuixie, da loro dette Ногае de
Tartari, le quali (соте si disse) padre di Demetrio «q»istb
!mperio. М gioroo F0i della coronatione di Demetrio fti lMtime ф LHlio, В—
guendo segueote gio•no la festa di S. Pietro ia .iocula, iI диаје
соте werato dalla rrigione di Herode, intercedette iu Cislo, сье De—
metrio fosse libero gi5 dalle maoi di vn'altro HerAe, et ще;шо а]
Pri)cipato.